Criticità e livelli di sviluppo.
Il metodo Scan to BiM richiede una preparazione importante e la dotazione di strumentazione e macchine per l’elaborazione molto performanti se non si vuole perdere il tempo guadagnato in esterna con tempi di attesa per la fase di post processing, aggiungiamo che rimane fondamentale visitare il luogo di rilievo, l’occhio umano raccoglie informazioni visive che rimangono immagazzinate, permettendo la verifica visivo mentale che fortunatamente solo l’uomo (attento) riesce ad ottenere.
Come BiM LAB Group abbiamo adottato o è meglio dire che “siamo stati adottati” dal sistema Scan to BiM dal 2018 pur utilizzando già da anni il sistema di rilievo Laser Scanner (ma allora non era ancora un processo BiM).
La prima decisione importante presa è stata quella di eseguire questo processo fin dalla prima fase, l’acquisizione dei dati, dotandoci di strumentazione estremamente all’avanguardia come un laser scanner Faro 350S o drone Matrice 300 RTK con 1 Camera Lidar – 1 Camera a 45000 MP ad altissima risoluzione e 1Camera Termica per drone, postazioni di lavoro doppio monitor da 27/32 e pc aventi caratteristiche da processore I9 a I7 da 20 a 36 core, con schede video da Nvidia 3090 a 3060 con almeno 8 giga di memoria dedicata e una RAM da 32 a 64 Gigabyte.
Abbiamo implementato il livello di sviluppo cercando di individuare le criticità da tradurre in processi che ne mitigassero l’effetto e mettendo a servizio di altri partner un pacchetto che si inserisce perfettamente nel processo di sviluppo di uno studio moderno.
La prima decisione importante presa è stata quella di eseguire questo processo fin dalla prima fase, l’acquisizione dei dati, dotandoci di strumentazione estremamente all’avanguardia come un laser scanner Faro 350S o drone Matrice 300 RTK con 1 Camera Lidar – 1 Camera a 45000 MP ad altissima risoluzione e 1Camera Termica per drone, postazioni di lavoro doppio monitor da 27/32 e pc aventi caratteristiche da processore I9 a I7 da 20 a 36 core, con schede video da Nvidia 3090 a 3060 con almeno 8 giga di memoria dedicata e una RAM da 32 a 64 Gigabyte.
Nasce un nuovo modo di Collaborare con
“Services BIMLAB Group – Scan to BiM”
Tra gioie, cadute e successi.
Il maggior impegno non prescinde la progettazione ma la resilienza e la mole di dati derivanti da questo processo possono portate a sviluppi e soluzioni affascinanti ed impensabili prima, una visione immersa 360° di ante e post ne è l’artefice.
La fase di post processing, non conosciuta da tutti, è un nodo nevralgico del processo ancor più del rilievo. Qui viene sviluppata la nuvola di punti ricollegando le scansioni eseguite o le immagini prodotte, la nuvola derivata viene validata con report di analisi che ne certificano la qualità.
Solo ora si comincia a ricostruire il modello, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione quali la nuvola di punti, i fotopiani e le ortofoto, tutto contribuisce ad una perfetta restituzione mediante riscontro diretto con la nuvola o dalla sovrapposizione delle sezioni di modello e quelle della nuvola.